Ora ci siamo davvero, manca l’ultima sfida, l’ultima fatica prima di calare il sipario su questa strepitosa stagione. Manca una "levataccia" e una lunga, lunghissima cavalcata al sorgere del sole tra Zermatt a Verbier. Mancano solo, si fa per dire, gli ultimi 53km con 4000m di salita.
Per gli svizzeri la Patrouille des Glaciers è una gara mitica, è la gara. Devo dire che, pur nella sua formula anomala e diversa da tutte le altre, anche io la vivo in modo speciale. Questa è la prima grande classica che ho vinto. Qui, sempre al fianco di Damiano Lenzi e Matteo Eydallin, sono passato dall’essere considerato un “giovane di belle speranze” a… quello che sono. Insomma, da “Boscaccino” a Michele Boscacci.
Ora eccoci qui, pronti a festeggiare una stagione indimenticabile non prima di provare a dare l’ultima stoccata. Non sarà facile. Di fronte abbiamo delle squadre fortissime, grandi campioni che faranno di tutto per salire sul gradino più alto del podio. E noi uguale, ce la metteremo tutta dall’inizio alla fine. Poi, come al solito, che vinca il migliore