The last challenge

Ora ci siamo davvero, manca l’ultima sfida, l’ultima fatica prima di calare il sipario su questa strepitosa stagione. Manca una "levataccia" e una lunga, lunghissima cavalcata al sorgere del sole tra Zermatt a Verbier. Mancano solo, si fa per dire, gli ultimi 53km con 4000m di salita.  

 

Per gli svizzeri la Patrouille des Glaciers è una gara mitica, è la gara. Devo dire che, pur nella sua formula anomala e diversa da tutte le altre, anche io la vivo in modo speciale. Questa è la prima grande classica che ho vinto. Qui, sempre al fianco di Damiano Lenzi e Matteo Eydallin, sono passato dall’essere considerato un “giovane di belle speranze” a… quello che sono. Insomma, da “Boscaccino” a Michele Boscacci.

 

Ora eccoci qui, pronti a festeggiare una stagione indimenticabile non prima di provare a dare l’ultima stoccata. Non sarà facile. Di fronte abbiamo delle squadre fortissime, grandi campioni che faranno di tutto per salire sul gradino più alto del podio. E noi uguale, ce la metteremo tutta dall’inizio alla fine. Poi, come al solito, che vinca il migliore       

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Ma non eravamo una squadra?

Questo fine settimana no, ma in fondo lo saremo sempre. Siamo alle battute finali. Come dice Robert a Campiglio si assegneranno le coppe di cristallo, quelle potenti. 16 punti sono pochi, troppo pochi per fare calcoli, per azzardare pronostici.

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Chi si ricorda dei secondi?

Pomeriggi  post natalizi. Pomeriggi di ripetute da frequenze alte e livelli di lattato importanti. Tra una frazione veloce e una di recupero la mente vaga e cerca appigli, delle scuse cui aggrapparsi per fare meno fatica.  

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A bocce ferme..

La fantastica vittoria al Trofeo Mezzalama ho chiuso la lunghissima stagione 2017. Una stagione dal sapore dolceamaro; non posso infatti nascondere che a dicembre i miei piani fossero diversi.  E' stata strana. Ai campionati italiani di dicembre, tutto come da copione..

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