E sono tre, ma quello di domenica ha un sapore speciale. Non avevo mai vinto un titolo individuale da quando corro nel settore assoluto; non nego che ci tenevo e sono davvero felice di esserci riuscito.
Domenica ho avuto alcuni problemi nella fase iniziale e sulla mia strada ho trovato un Robert Antonioli tutt’altro che intenzionato a lasciarmi campo libero. Fortuna che la condizione c’è e le gambe girano. Questa vittoria, come del resto i titoli vertical e staffetta, mi danno fiducia e convinzione in vista delle prossime importanti trasferte.
In questi giorni ad Albosaggia siamo tutti con gli occhi rivolti verso il cielo, spiando il Meriggio e sperando che questa sia la perturbazione buona. Il termometro non promette nulla di buono, ma incrociamo le dita…
Prima di pensare alla Valtellina Orobie, mio primo vero obiettivo stagionale, bisogna però andare in Andorra. Sabato e domenica si capirà qual è l’effettivo livello di noi italiani e lo stato di forma dei nostri avversari… Per ora ci siamo studiati solo sui siti, o sui social. Spero che alcuni abbiano bleffato, perché lì mi sembrano tutti forti. Beh, lo capiremo presto. E’ giunto il momento di scoprire le carte J